La guida di Antonio

Antonio
La guida di Antonio

Offerta gastronomica

Luogo ideale per un caffè , una colazione o un aperitivo. Chiedete del nostro amico Davide e' un mago con i cocktail
10 helybéli ajánlásával
Pausa Cafe
6/8 Via Indipendenza
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Luogo ideale per un caffè , una colazione o un aperitivo. Chiedete del nostro amico Davide e' un mago con i cocktail
Nel centro storico di Ostuni accanto alla famosissima porta dipinta si trova il mio locale preferito . Con vista mare, lasciatevi coinvolgere da un insieme unico di emozioni. Che sia una pausa pranzo, un aperitivo pugliese, una cena locale o un drink a tarda sera , questo posto merita una visita . OBBLIGATORIO PRENOTARE .
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Borgo Antico Bistrot
8 Via Fina
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Nel centro storico di Ostuni accanto alla famosissima porta dipinta si trova il mio locale preferito . Con vista mare, lasciatevi coinvolgere da un insieme unico di emozioni. Che sia una pausa pranzo, un aperitivo pugliese, una cena locale o un drink a tarda sera , questo posto merita una visita . OBBLIGATORIO PRENOTARE .
L’Osteria del Tempo Perso, nata nel 1983, si trova nel centro storico di Ostuni, la città bianca, a pochi metri dalla cattedrale. Si inserisce perfettamente in questo contesto antico con la sua tradizione e le sue antiche sale. I riconoscimenti di cui si fregia sono numerosi: ha meritato di essere citata nella guida Gambero Rosso, Touring Club Italiano, Guida Michelin ed ha ottenuto Marchio di Qualità per la cucina pugliese. Il New York Times e la televisione giapponese le hanno dedicato articoli e trasmissioni.
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Osteria Del Tempo Perso
47 Via Gaetano Tanzarella Vitale
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L’Osteria del Tempo Perso, nata nel 1983, si trova nel centro storico di Ostuni, la città bianca, a pochi metri dalla cattedrale. Si inserisce perfettamente in questo contesto antico con la sua tradizione e le sue antiche sale. I riconoscimenti di cui si fregia sono numerosi: ha meritato di essere citata nella guida Gambero Rosso, Touring Club Italiano, Guida Michelin ed ha ottenuto Marchio di Qualità per la cucina pugliese. Il New York Times e la televisione giapponese le hanno dedicato articoli e trasmissioni.
La pizza e' un must che in vacanza non può mancare e dove mangiarla se non in una pizzeria napoletana ? a soli 30 metri dalla nostra dimora
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Impasto Napoletano
104 Corso Giuseppe Mazzini
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La pizza e' un must che in vacanza non può mancare e dove mangiarla se non in una pizzeria napoletana ? a soli 30 metri dalla nostra dimora
Salvatore e il suo staff sono i migliori ! adoriamo fermarci a cena da loro, pizza deliziosa e i migliori panzerotti sulla piazza . nella nostra casa troverai il suo menu potrai anche ordinare da asporto . Non dimenticarti di dire a Salvatore che soggiorni presso Antica Dimora Giusy.
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Pizzeria da Torino
65 Corso Giuseppe Mazzini
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Salvatore e il suo staff sono i migliori ! adoriamo fermarci a cena da loro, pizza deliziosa e i migliori panzerotti sulla piazza . nella nostra casa troverai il suo menu potrai anche ordinare da asporto . Non dimenticarti di dire a Salvatore che soggiorni presso Antica Dimora Giusy.

Le Guide ai Quartieri

Il soprannome di “città bianca”, così è conosciuta anche Ostuni, deriva dal tipico colore che avevano le case dell’antico quartiere Terra, il borgo antico fortificato della città. Una passeggiata tra le viuzze dalle case rigorosamente bianche del centro storico, infatti, permetterà di immergersi all’interno di un mondo costituito da vicoli stretti, strade lastricate incorniciati dalla vista meravigliosa per un ambiente fiabesco. Il perfetto mix di eleganza, sincerità popolare e dedalo delle strade in cui perdersi contribuiscono a rendere Ostuni magica non solo gli occhi di chi la visita ma anche di chi la guarda.
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Centro Storico
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Il soprannome di “città bianca”, così è conosciuta anche Ostuni, deriva dal tipico colore che avevano le case dell’antico quartiere Terra, il borgo antico fortificato della città. Una passeggiata tra le viuzze dalle case rigorosamente bianche del centro storico, infatti, permetterà di immergersi all’interno di un mondo costituito da vicoli stretti, strade lastricate incorniciati dalla vista meravigliosa per un ambiente fiabesco. Il perfetto mix di eleganza, sincerità popolare e dedalo delle strade in cui perdersi contribuiscono a rendere Ostuni magica non solo gli occhi di chi la visita ma anche di chi la guarda.

Visite turistiche

La Concattedrale si trova sul punto più alto della città, costruita nel ‘400 ha una bella facciata in forme tardo gotiche; si aprono sulla facciata principale tre portali sormontati da una rosa, spicca il rosone posto sul portale centrale composto da 24 raggi finemente intagliati. L’interno è a croce latina a tre navate rifatto con forme settecentesche, molto interessanti i barocchi altari laterali. A fianco della Cattedrale, uno di fronte all’altro, vi sono anche due bei palazzi settecenteschi: il Palazzo Vescovile ed il Seminario, collegati da un ponte in pietra chiamato “la Loggia”.
Cathedral of Ostuni
La Concattedrale si trova sul punto più alto della città, costruita nel ‘400 ha una bella facciata in forme tardo gotiche; si aprono sulla facciata principale tre portali sormontati da una rosa, spicca il rosone posto sul portale centrale composto da 24 raggi finemente intagliati. L’interno è a croce latina a tre navate rifatto con forme settecentesche, molto interessanti i barocchi altari laterali. A fianco della Cattedrale, uno di fronte all’altro, vi sono anche due bei palazzi settecenteschi: il Palazzo Vescovile ed il Seminario, collegati da un ponte in pietra chiamato “la Loggia”.
Dai suoi 20 metri svetta su piazza Libertà la Guglia di S. Oronzo. Con la statua del protettore sulla cima, è un ex voto fatto erigere nel 1771 come ringraziamento per aver preservato la città di Ostuni dalla pestilenza del ‘700. A pochi chilometri dalla città si trova anche il Santuario intitolato al Santo, edificato nel ‘600 nei pressi di una grotta dove lo stesso aveva trovato rifugio. Sulla sinistra della chiesa si prende una scala che porta ad una fonte ritenuta miracolosa.
Sant'Oronzo obeliszk
2 Via M. R. Imbriani
Dai suoi 20 metri svetta su piazza Libertà la Guglia di S. Oronzo. Con la statua del protettore sulla cima, è un ex voto fatto erigere nel 1771 come ringraziamento per aver preservato la città di Ostuni dalla pestilenza del ‘700. A pochi chilometri dalla città si trova anche il Santuario intitolato al Santo, edificato nel ‘600 nei pressi di una grotta dove lo stesso aveva trovato rifugio. Sulla sinistra della chiesa si prende una scala che porta ad una fonte ritenuta miracolosa.
Tra i due mari che bagnano la Puglia, al centro della regione e a metà strada tra le città di Bari e Brindisi, ecco una zona magica che rapisce i suoi visitatori: la Valle d'Itria. In questa distesa verde costellata di trulli, vigneti, muretti a secco, masserie sapientemente ristrutturate e borghi unici, ci si imbatte in una dimensione autentica fatta di natura, cultura ed eccellente enogastronomia. Un territorio tutto da scoprire. Un viaggio quello tra Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Cisternino, Ostuni e Ceglie Messapica che negli anni ha richiamato sempre più turisti. Spostarsi infatti da un paese all'altro e smarrirsi tra le sue distese d'ulivi e la sua terra rossa, fermarsi per fotografare tanta bellezza, è una delle attività più belle che si possano fare in Valle d'Itria. Attraverso questi borghi ci immergiamo in un panorama davvero suggestivo: i coni dei trulli di Alberobello patrimonio dell'Unesco, le cummerse (costruzioni con tetto spiovente) di Locorotondo, il centro storico di Cisternino che profuma di carne al fornello delle tipiche macellerie, la barocca e signorile Martina Franca, Ceglie Messapica che delizierà i vostri palati, Ostuni, la città bianca sempre ricca di vita e poi Fasano vicina al mare e costellata di masserie e ulivi. Ovunque si decida di soggiornare la bellezza di questi luoghi rimane ad un passo e qualunque sia la vostra idea di vacanza la Valle d'Itria non vi deluderà. Non vi è una stagione in particolare per vivere la Valle d'Itria: ogni mese dell’anno vi regalerà un panorama ‘differente’. Potrete, in autunno, gustare il vino novello delle numerose cantine presenti, ammirare le luci sui trulli di ‘Alberobello Light Christmas’. Potrete vivere, inoltre, in primavera, la campagna in fiore o divertirvi in ogni modo d’estate tra le giornate al mare e le serate dei numerosi festival. La Valle d'Itria fa tendenza con i suoi trulli, superaccessoriati e rinomati, negli anni oggetto di desiderio di molti turisti sia italiani ma soprattutto esteri. Nonostante le mode e il fermento commerciale l'atmosfera che si respira conserva il fascino dei tempi antichi. Verrebbe quasi di chiamarla ‘TrulliLand’, come i paesi dei fumetti o dei cartoni animati, con le casupole lillipuziane tutte bianche, incappucciate di pietra grigia e le contadine in nero intente a lavorare al telaio oppure ad intrecciare collane di pomodori secchi. Ecco spiegato il motivo per cui sempre più vip scelgono la Valle d’Itria per rilassarsi, per la loro vacanza con la V maiuscola. In tanti la scelgono per viverci stabilmente.
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Valle d'Itria
11 Via Cisternino
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Tra i due mari che bagnano la Puglia, al centro della regione e a metà strada tra le città di Bari e Brindisi, ecco una zona magica che rapisce i suoi visitatori: la Valle d'Itria. In questa distesa verde costellata di trulli, vigneti, muretti a secco, masserie sapientemente ristrutturate e borghi unici, ci si imbatte in una dimensione autentica fatta di natura, cultura ed eccellente enogastronomia. Un territorio tutto da scoprire. Un viaggio quello tra Alberobello, Locorotondo, Martina Franca, Cisternino, Ostuni e Ceglie Messapica che negli anni ha richiamato sempre più turisti. Spostarsi infatti da un paese all'altro e smarrirsi tra le sue distese d'ulivi e la sua terra rossa, fermarsi per fotografare tanta bellezza, è una delle attività più belle che si possano fare in Valle d'Itria. Attraverso questi borghi ci immergiamo in un panorama davvero suggestivo: i coni dei trulli di Alberobello patrimonio dell'Unesco, le cummerse (costruzioni con tetto spiovente) di Locorotondo, il centro storico di Cisternino che profuma di carne al fornello delle tipiche macellerie, la barocca e signorile Martina Franca, Ceglie Messapica che delizierà i vostri palati, Ostuni, la città bianca sempre ricca di vita e poi Fasano vicina al mare e costellata di masserie e ulivi. Ovunque si decida di soggiornare la bellezza di questi luoghi rimane ad un passo e qualunque sia la vostra idea di vacanza la Valle d'Itria non vi deluderà. Non vi è una stagione in particolare per vivere la Valle d'Itria: ogni mese dell’anno vi regalerà un panorama ‘differente’. Potrete, in autunno, gustare il vino novello delle numerose cantine presenti, ammirare le luci sui trulli di ‘Alberobello Light Christmas’. Potrete vivere, inoltre, in primavera, la campagna in fiore o divertirvi in ogni modo d’estate tra le giornate al mare e le serate dei numerosi festival. La Valle d'Itria fa tendenza con i suoi trulli, superaccessoriati e rinomati, negli anni oggetto di desiderio di molti turisti sia italiani ma soprattutto esteri. Nonostante le mode e il fermento commerciale l'atmosfera che si respira conserva il fascino dei tempi antichi. Verrebbe quasi di chiamarla ‘TrulliLand’, come i paesi dei fumetti o dei cartoni animati, con le casupole lillipuziane tutte bianche, incappucciate di pietra grigia e le contadine in nero intente a lavorare al telaio oppure ad intrecciare collane di pomodori secchi. Ecco spiegato il motivo per cui sempre più vip scelgono la Valle d’Itria per rilassarsi, per la loro vacanza con la V maiuscola. In tanti la scelgono per viverci stabilmente.

Informazioni sulla città/località

Patrimonio dell'Umanità Unesco e famosa in tutto il mondo, Alberobello è la città iconica della Valle. I Trulli, ovvero costruzioni in pietra a secco con tetti conici provenienti dalla tradizione rurale, qui sono davvero i protagonisti! La bellezza di Alberobello, infatti, sta nella particolarità che un intero quartiere di Trulli è ancora intatto, a testimonianza della cultura contadina pugliese e della storia della Valle d’Itria. Perché a differenza degli altri borghi qui troviamo un allineamento di 1000 trulli unico al mondo? Il motivo è tratto dalla sua storia. Nel 1400 i conti di Conversano Acquaviva D'Aragona, che detenevano il territorio su cui sorge oggi Alberobello, mandarono alcuni contadini a colonizzare e a coltivare la zona ricca di vegetazione (motivo da cui deriva il nome). La giurisprudenza dell'epoca, imposta dal Regno di Napoli, si componeva anche della cosiddetta “Pragmatica de Baronibus”, un editto che obbligava i signori locali a corrispondere un tributo importante per ogni paese di nuova costruzione. I Conti che non avevano alcuna intenzione di pagare tale imposta incaricarono quindi i contadini di colonizzare la zona, edificando soltanto case stabili a secco, senza collante tra le pietre (i trulli), che avrebbero potuto essere facilmente demolite nel caso di un'ispezione. Sebbene la Valle sia costellata di queste affascinanti costruzioni è proprio qui che la magia di vedere queste costruzioni tutte allineate prende vita. È proprio qui dal Rione Monti che parte il nostro itinerario. Ovunque avrai lasciato l'auto faremo ingresso nel rione da Largo Martellotta, seguendo Via Monte San Gabriele e percorrendo una delle stradine in salita: saranno tutte fiancheggiate dai nostri trulli. Purtroppo questa è probabilmente la via più turistica e affollata, ogni trullo è stato trasformato in negozi di artigianato e di souvenir (non sempre locali). Nonostante somigli ad un mercato a cielo aperto resta un luogo dal fascino straordinario in cui resistono alcune testimonianze della vita contadina nei trulli ed è spesso possibile entrarci per curiosare i loro allestimenti interni. Da non perdere, nel Rione Monti, sono i Trulli Siamesi, due trulli uniti da uno stesso tetto: una delle costruzioni più famose, rimasta intatta nei secoli. La leggenda narra di due fratelli, innamorati della stessa donna. Promessa in sposa al maggiore, la donna si innamora del fratello minore, diventando la sua amante. La convivenza tra i due fratelli divenne perciò insostenibile e il trullo fu così diviso in due parti. La nostra passeggiata proseguirà fino alla “Chiesa a Trullo”. Costruita ai primi del '900 e dedicata a Sant'Antonio da Padova non è bellissima ma sicuramente caratteristica e dalle tipiche forme coniche che si abbinano perfettamente all'ambiente che la circonda. Poco prima della chiesa a destra, imperdibile è il Vicolo D'Annunzio che pullula di fiori, deliziosamente tipico e perfetto per qualche scatto da pubblicare su Instagram anche grazie alla sfilza di bellissimi trulli con i famosi simboli sul tetto. Tornando a Largo Matteotti e cambiando strada, avremo la possibilità di uscire dai soliti percorsi, perdendoci in queste stradine e girovagando tra i vicoletti: il modo migliore per visitare Alberobello. Io Vi consiglio di percorrere Via Monte San Gabriele (parallela di Via Monte San Michele) e ogni tanto di deviare per scovare angoli di assoluta bellezza. Ritornando al punto di partenza risaliamo le ripide scale fino alla Chiesa di Santa Lucia: faremo ingresso nel Rione Aia Piccola. Più piccolo, con meno negozi di souvenir ma sicuramente più autentico con i suoi 1300 abitanti, il Rione ci donerà uno sguardo di vita di Paese. Cellulare o fotocamera alla mano passeggeremo e visiteremo il Museo del Territorio – Casa Pezzolla, Casa d'Amore e che arriva fino al Trullo Sovrano, l'unico trullo a doppio piano che meriterà di esser da noi visitato. Per concludere il nostro itinerario ritorniamo nei pressi della Chiesa di Santa lucia e lì, accanto ad essa, ci ritroveremo innanzi al famoso Belvedere di Alberobello. Da qui ammireremo uno dei panorami più belli e suggestivi del Rione Monti. Dinanzi ai vostri occhi i suoi 1000 trulli così splendidamente bianchi e ricchi di fascino e storia, un'immagine che (sono sicura) ci rimarrà nel cuore. 3 COSE DA FARE ASSOLUTAMENTE AD ALBEROBELLO MANGIARE LE “STRASCINATE CH' LE CIME DE RAP” Si tratta delle nostre orecchiette, molto più grandi e aperte da mangiare condite con le cime di rape, con aglio, alici e mollica fritta. Una leccornia che da ottobre a marzo non manca in nessuna tavola della zona. PRESEPE VIVENTE Da non perdere, nel periodo di Natale, il suggestivo Presepe Vivente. Ambientato nel Rione Aia piccola, il presepe custodisce un sapore autentico e non folkloristico. PASSARE UNA NOTTE IN UN TRULLO Dormire in un trullo vi farà catapultare in un'atmosfera tanto magica quanto unica. Se ne trovano di ogni tipo, dai più classici dal sapore antico ai più moderni, sapientemente ristrutturati e con elementi di design.
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Alberobello
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Patrimonio dell'Umanità Unesco e famosa in tutto il mondo, Alberobello è la città iconica della Valle. I Trulli, ovvero costruzioni in pietra a secco con tetti conici provenienti dalla tradizione rurale, qui sono davvero i protagonisti! La bellezza di Alberobello, infatti, sta nella particolarità che un intero quartiere di Trulli è ancora intatto, a testimonianza della cultura contadina pugliese e della storia della Valle d’Itria. Perché a differenza degli altri borghi qui troviamo un allineamento di 1000 trulli unico al mondo? Il motivo è tratto dalla sua storia. Nel 1400 i conti di Conversano Acquaviva D'Aragona, che detenevano il territorio su cui sorge oggi Alberobello, mandarono alcuni contadini a colonizzare e a coltivare la zona ricca di vegetazione (motivo da cui deriva il nome). La giurisprudenza dell'epoca, imposta dal Regno di Napoli, si componeva anche della cosiddetta “Pragmatica de Baronibus”, un editto che obbligava i signori locali a corrispondere un tributo importante per ogni paese di nuova costruzione. I Conti che non avevano alcuna intenzione di pagare tale imposta incaricarono quindi i contadini di colonizzare la zona, edificando soltanto case stabili a secco, senza collante tra le pietre (i trulli), che avrebbero potuto essere facilmente demolite nel caso di un'ispezione. Sebbene la Valle sia costellata di queste affascinanti costruzioni è proprio qui che la magia di vedere queste costruzioni tutte allineate prende vita. È proprio qui dal Rione Monti che parte il nostro itinerario. Ovunque avrai lasciato l'auto faremo ingresso nel rione da Largo Martellotta, seguendo Via Monte San Gabriele e percorrendo una delle stradine in salita: saranno tutte fiancheggiate dai nostri trulli. Purtroppo questa è probabilmente la via più turistica e affollata, ogni trullo è stato trasformato in negozi di artigianato e di souvenir (non sempre locali). Nonostante somigli ad un mercato a cielo aperto resta un luogo dal fascino straordinario in cui resistono alcune testimonianze della vita contadina nei trulli ed è spesso possibile entrarci per curiosare i loro allestimenti interni. Da non perdere, nel Rione Monti, sono i Trulli Siamesi, due trulli uniti da uno stesso tetto: una delle costruzioni più famose, rimasta intatta nei secoli. La leggenda narra di due fratelli, innamorati della stessa donna. Promessa in sposa al maggiore, la donna si innamora del fratello minore, diventando la sua amante. La convivenza tra i due fratelli divenne perciò insostenibile e il trullo fu così diviso in due parti. La nostra passeggiata proseguirà fino alla “Chiesa a Trullo”. Costruita ai primi del '900 e dedicata a Sant'Antonio da Padova non è bellissima ma sicuramente caratteristica e dalle tipiche forme coniche che si abbinano perfettamente all'ambiente che la circonda. Poco prima della chiesa a destra, imperdibile è il Vicolo D'Annunzio che pullula di fiori, deliziosamente tipico e perfetto per qualche scatto da pubblicare su Instagram anche grazie alla sfilza di bellissimi trulli con i famosi simboli sul tetto. Tornando a Largo Matteotti e cambiando strada, avremo la possibilità di uscire dai soliti percorsi, perdendoci in queste stradine e girovagando tra i vicoletti: il modo migliore per visitare Alberobello. Io Vi consiglio di percorrere Via Monte San Gabriele (parallela di Via Monte San Michele) e ogni tanto di deviare per scovare angoli di assoluta bellezza. Ritornando al punto di partenza risaliamo le ripide scale fino alla Chiesa di Santa Lucia: faremo ingresso nel Rione Aia Piccola. Più piccolo, con meno negozi di souvenir ma sicuramente più autentico con i suoi 1300 abitanti, il Rione ci donerà uno sguardo di vita di Paese. Cellulare o fotocamera alla mano passeggeremo e visiteremo il Museo del Territorio – Casa Pezzolla, Casa d'Amore e che arriva fino al Trullo Sovrano, l'unico trullo a doppio piano che meriterà di esser da noi visitato. Per concludere il nostro itinerario ritorniamo nei pressi della Chiesa di Santa lucia e lì, accanto ad essa, ci ritroveremo innanzi al famoso Belvedere di Alberobello. Da qui ammireremo uno dei panorami più belli e suggestivi del Rione Monti. Dinanzi ai vostri occhi i suoi 1000 trulli così splendidamente bianchi e ricchi di fascino e storia, un'immagine che (sono sicura) ci rimarrà nel cuore. 3 COSE DA FARE ASSOLUTAMENTE AD ALBEROBELLO MANGIARE LE “STRASCINATE CH' LE CIME DE RAP” Si tratta delle nostre orecchiette, molto più grandi e aperte da mangiare condite con le cime di rape, con aglio, alici e mollica fritta. Una leccornia che da ottobre a marzo non manca in nessuna tavola della zona. PRESEPE VIVENTE Da non perdere, nel periodo di Natale, il suggestivo Presepe Vivente. Ambientato nel Rione Aia piccola, il presepe custodisce un sapore autentico e non folkloristico. PASSARE UNA NOTTE IN UN TRULLO Dormire in un trullo vi farà catapultare in un'atmosfera tanto magica quanto unica. Se ne trovano di ogni tipo, dai più classici dal sapore antico ai più moderni, sapientemente ristrutturati e con elementi di design.
Se ad Alberobello i trulli sono i protagonisti indiscussi, a Locorotondo, il bianco della calce avvolge ogni cosa. Un colore che fa da sfondo alle architetture barocche in pietra locale ed esalta i balconi fioriti in ferro battuto. Qui tutto è limpido, grazioso, ordinato e curato. Il piccolo centro storico infatti è vivacemente abitato e ogni abitante ha indetto una simpatica "battaglia" per avere il vicolo, il balcone e la dimora più bella. Prima di inoltrarci nei vicoletti lastricati di pietra chiara, sapete già che mi piace offrirvi qualche cenno di storia. Questo piccolo borgo con 14.000 abitanti, con l'aspetto che ha acquisito nel corso del tempo, ha dato origine al suo nome. L'abitato, infatti, si è via, via concentrato attorno ad un colle: il luogo rotondo. Dapprima fu chiamato Casale San Giorgio, in onore al patrono, poi Casale Rotondo, successivamente Luogo Rotondo e solo, nel 1834, assunse definitivamente il nome di Locorotondo. Oltre alla sua particolare forma circolare, la grande singolarità del borgo antico sono le Cummerse: caratteristiche abitazioni imbiancate a calce che rendono l'aria magica con i tetti spioventi fatti di resistenti chiancarelle (pietre grigie piatte di cui è ricco il sottosuolo locale). L'unicità di queste case nell'intera regione pugliese sta nella loro forma che ricorda molto lo stile delle costruzioni nei paesi nordici. Nulla toglie però a questo borgo un'espressione di Puglia autentica e legata alla tradizione che si respira in ogni arco, scaletta, vicolo, balcone. COSA VEDERE A LOCOROTONDO: Centro Storico Partendo da Porta Napoli, lasciatevi guidare dai profumi e infilatevi nei vicoletti, per scoprire la vita paesana e le case che si susseguono regalandovi foto e ricordi unici. Palazzo Morelli Esempio più illustre dell'architettura barocca di Locorotondo. Chiesa Madonna della Greca Spicca nel cuore antico di Locorotondo con la sua facciata impreziosita da un magnifico rosone e le antiche statue di San Pietro e San Paolo. Chiesa Madre di San Giorgio La Chiesa Madre è dedicata al patrono della cittadina ed in stile neoclassico, venne costruita all’inizio dell’ottocento in circa una trentina d’anni sulle ceneri di due precedenti chiese. Via Nardelli Concludete la vostra visita presso il Belvedere di Locorotondo. Il piccolo borgo infatti è un vero e proprio “balcone” sulla Valle d'Itria e da qui si apre uno dei suoi panorami più belli. Via Nardelli è chiamata “il lungomare” (anche se il mare lo si può solo immaginare). È sempre piacevole passeggiare lungo la strada, fermarsi sui terrazzini e rilassarsi ammirando i trulli, i vigneti e magari fermarsi a gustare qualche prodotto locale nei numerosi locali che popolano la via. ATTIVITA' DA NON PERDERE Locorotondo viene anche definita “la città del vino bianco“. È qui che venne fondata la prima cooperativa vinicola della Puglia: la Cantina del Locorotondo. Numerose sono le aziende che oggi producono questo vino. Per apprezzare al meglio il vino di Locorotondo vi consigliamo una visita ai vigneti e alle cantine, degustandolo vista trulli
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Locorotondo
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Se ad Alberobello i trulli sono i protagonisti indiscussi, a Locorotondo, il bianco della calce avvolge ogni cosa. Un colore che fa da sfondo alle architetture barocche in pietra locale ed esalta i balconi fioriti in ferro battuto. Qui tutto è limpido, grazioso, ordinato e curato. Il piccolo centro storico infatti è vivacemente abitato e ogni abitante ha indetto una simpatica "battaglia" per avere il vicolo, il balcone e la dimora più bella. Prima di inoltrarci nei vicoletti lastricati di pietra chiara, sapete già che mi piace offrirvi qualche cenno di storia. Questo piccolo borgo con 14.000 abitanti, con l'aspetto che ha acquisito nel corso del tempo, ha dato origine al suo nome. L'abitato, infatti, si è via, via concentrato attorno ad un colle: il luogo rotondo. Dapprima fu chiamato Casale San Giorgio, in onore al patrono, poi Casale Rotondo, successivamente Luogo Rotondo e solo, nel 1834, assunse definitivamente il nome di Locorotondo. Oltre alla sua particolare forma circolare, la grande singolarità del borgo antico sono le Cummerse: caratteristiche abitazioni imbiancate a calce che rendono l'aria magica con i tetti spioventi fatti di resistenti chiancarelle (pietre grigie piatte di cui è ricco il sottosuolo locale). L'unicità di queste case nell'intera regione pugliese sta nella loro forma che ricorda molto lo stile delle costruzioni nei paesi nordici. Nulla toglie però a questo borgo un'espressione di Puglia autentica e legata alla tradizione che si respira in ogni arco, scaletta, vicolo, balcone. COSA VEDERE A LOCOROTONDO: Centro Storico Partendo da Porta Napoli, lasciatevi guidare dai profumi e infilatevi nei vicoletti, per scoprire la vita paesana e le case che si susseguono regalandovi foto e ricordi unici. Palazzo Morelli Esempio più illustre dell'architettura barocca di Locorotondo. Chiesa Madonna della Greca Spicca nel cuore antico di Locorotondo con la sua facciata impreziosita da un magnifico rosone e le antiche statue di San Pietro e San Paolo. Chiesa Madre di San Giorgio La Chiesa Madre è dedicata al patrono della cittadina ed in stile neoclassico, venne costruita all’inizio dell’ottocento in circa una trentina d’anni sulle ceneri di due precedenti chiese. Via Nardelli Concludete la vostra visita presso il Belvedere di Locorotondo. Il piccolo borgo infatti è un vero e proprio “balcone” sulla Valle d'Itria e da qui si apre uno dei suoi panorami più belli. Via Nardelli è chiamata “il lungomare” (anche se il mare lo si può solo immaginare). È sempre piacevole passeggiare lungo la strada, fermarsi sui terrazzini e rilassarsi ammirando i trulli, i vigneti e magari fermarsi a gustare qualche prodotto locale nei numerosi locali che popolano la via. ATTIVITA' DA NON PERDERE Locorotondo viene anche definita “la città del vino bianco“. È qui che venne fondata la prima cooperativa vinicola della Puglia: la Cantina del Locorotondo. Numerose sono le aziende che oggi producono questo vino. Per apprezzare al meglio il vino di Locorotondo vi consigliamo una visita ai vigneti e alle cantine, degustandolo vista trulli
Monopoli, conosciuta come città delle cento contrade che rievocano i nomi dei casali oramai scomparsi, conserva l’assetto alto-medievale del suo centro storico fortificato. Ogni contrada è caratterizzata dalla presenza delle masserie fortificate, delle ville patrizie neoclassiche, delle chiese e dei trulli. Il paese vecchio si sviluppa dal Borgo, com’è denominata la centrale Piazza Vittorio Emanuele, una delle più grandi piazze d’Italia, con vie costellate da botteghe, negozi e graziosi locali che si diramano fino alla costa lambita dal mare adriatico. Da qui è facilmente raggiungibile la maestosa Basilica Cattedrale Maria Santissima della Madia, eretta nel Quattrocento sui resti di un’antica cattedrale romanica, le cui fondamenta, riamaste intatte, rivelarono negli anni Ottanta una delle attrazioni più preziose della città: la Cripta romanica. Luogo religioso d’origine duecentesca fu una necropoli in epoca messapica e cimitero in epoca paleocristiana.
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Monopoli
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Monopoli, conosciuta come città delle cento contrade che rievocano i nomi dei casali oramai scomparsi, conserva l’assetto alto-medievale del suo centro storico fortificato. Ogni contrada è caratterizzata dalla presenza delle masserie fortificate, delle ville patrizie neoclassiche, delle chiese e dei trulli. Il paese vecchio si sviluppa dal Borgo, com’è denominata la centrale Piazza Vittorio Emanuele, una delle più grandi piazze d’Italia, con vie costellate da botteghe, negozi e graziosi locali che si diramano fino alla costa lambita dal mare adriatico. Da qui è facilmente raggiungibile la maestosa Basilica Cattedrale Maria Santissima della Madia, eretta nel Quattrocento sui resti di un’antica cattedrale romanica, le cui fondamenta, riamaste intatte, rivelarono negli anni Ottanta una delle attrazioni più preziose della città: la Cripta romanica. Luogo religioso d’origine duecentesca fu una necropoli in epoca messapica e cimitero in epoca paleocristiana.

Várossal kapcsolatos tanácsok

Közlekedés

PARCHEGGIO

Per la sosta lunga potete parcheggiare l'auto nei pressi della casa nel parcheggio pubblico a pagamento sito in Via Antonio Specchia, 43. oppure gratuitamente nella strada principale. E' possibile effettuare lo scarico e carico dei bagagli nel vicolo della Dimora ( sosta max consentita 10 min )
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ASSAPORA I VINI LOCALI

La Puglia ospita sia una ricca storia di vinificazione, sia una vibrante scena vinicola contemporanea. Che sia in una Antica Masseria o in una moderna Vinicola, non puoi assolutamente perderti una Degustazione dei migliori Vini prodotti in questo Territorio. Molte aziende aprono le loro porte ai turisti portandoli alla scoperta dei paesaggi più caratteristici e della tradizione più antica. Immergetevi nel mondo del vino, passeggiando tra i vigneti, visitando le cantine, imparando l'importanza del terreno e i metodi di produzione. Da non perdere un calice di Verdeca,
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IMMERGITI NELLA NATURA

Il modo migliore per vivere e respirare l'aria autentica che la Valle d'Itria offre ai suoi visitatori è camminare nelle zone rurali. Tantissime soluzioni vi permetteranno di portare con voi ricordi unici di questa terra cosi suggestiva. Il mio posto preferito è senza dubbio la Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese, pista ciclabile che percorre la Valle d’Itria da Alberobello fino a Ceglie Messapica e oltre. Non è necessario farla in bici anche se molte ditte in zona affittano e organizzano escursioni con e-bike per i meno esperti e allenati.
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SCOPRI L'ARTE

Dopo la grande vetrina mondiale, data dalla sfilata Cruise 2021 della maison francese Dior, il MarTA è tappa obbligata delle tue vacanze in Puglia. La collezione degli Ori, la cultura della Magna Grecia narrata dai reperti archeologici e il grande patrimonio del Museo Archeologico Nazionale di Taranto sono stati fonte di ispirazione per la direttrice creativa di Dior Maria Grazia Chiuri e sono stati tra i protagonisti del progetto culturale curato da Dior per la valorizzazione e promozione del patrimonio della Puglia. Il museo archeologico MarTa di Taranto vi stupirà e vi lascerà esterrefatti
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DEGUSTA L'ORO DI PUGLIA

L'oro liquido, l'anima del territorio pugliese. Non puoi assolutamente perderti le numerose aziende agricole e masserie che producono uno dei migliori olii: l’olio extravergine di Puglia. Degustare, in questi posti, un olio extravergine è un percorso interessante ed emozionate al tempo stesso. Puoi passeggiare negli uliveti secolari, visitare frantoi antichi e scoprire antiche masserie che tramando questa antica arte di generazione in generazione. Da non perdere, tra ottobre e novembre, la raccolta delle olive: una tradizione secolare che oggi è aperta a tutti coloro che desiderano viverla.